Due grandi Martiri, santi patroni della nostra parrocchia, si dividono gli onori di questo giorno, scopriamo un po’ la loro storia, che li ha portati fino ai giorni nostri.
San Fabiano Papa e San Sebastiano, Martiri
San Sebastiano. Di lui non si hanno molte informazioni ma il suo culto ha resistito ai millenni. Santo romano di origine francese, secondo la leggenda è vissuto ai tempi di Diocleziano. Nato e cresciuto a Milano, si recò a Roma dove entrò a contatto con la cerchia militare alla diretta dipendenza degli imperatori. Divenuto alto ufficiale dell’esercito imperiale, fece presto carriera e fu il comandante della prestigiosa prima coorte della prima legione, di stanza a Roma per la difesa dell’Imperatore. In questo contesto, grazie al ruolo che ricopriva, poté sostenere i cristiani incarcerati, provvedere alla sepoltura dei martiri e diffondere il cristianesimo tra i funzionari e i militari di corte, approfittando della propria carica imperiale. Sebastiano per la sua opera di assistenza ai cristiani fu proclamato “Difensore dei Cristiani”. Ma pagò con la sua stessa vita il suo impegno verso questi ultimi. Arrestato e portato da Massimiano e Diocleziano fu condannato ad essere trafitto dalle frecce. Fu legato ad un palo in un sito del colle Palatino, denudato, e trafitto da tante frecce. I soldati, credendolo morto lo abbandonarono sul luogo affinché le sue carni cibassero le bestie selvatiche; ma non lo era, e Santa Irene, che andò a recuperarne il corpo per dargli sepoltura, si accorse che il soldato era ancora vivo, per cui lo trasportò nella sua dimora sul Palatino e ne curò le ferite. Sebastiano, prodigiosamente sanato, decise di proclamare la sua fede al cospetto dell’imperatore che gli aveva comminato il supplizio. Ma questi, sorpreso di trovare Sebastiano ancora in vita, ordinò che fosse flagellato a morte; castigo che fu eseguito nel 304 nell’ippodromo del Palatino, per poi gettarne il corpo nella Cloaca Maxima. La salma venne recuperata da mani pietose e sepolta nelle catacombe che oggi vengono appunto dette “di San Sebastiano”.
Spesso, in passato, Sebastiano veniva invocato come protettore contro la peste. Attualmente, in Italia, è il santo patrono della polizia municipale ma è anche considerato protettore degli arcieri. Oggi è invocato contro le epidemie in generale, insieme a san Rocco. San Sebastiano è il patrono di numerose località in Italia ma anche in Brasile. È particolarmente venerato in Sicilia fin dal 1575, anno in cui infuriò la peste e in molte città veniva invocato contro la terribile epidemia ma è celebrato anche a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli dove il simulacro del santo è portato in processione per le vie della città.
San Fabiano. Forse di origine non romana, fu pontefice per 14 anni. Patrono degli idraulici, si dedicò all’organizzazione ecclesiale della città di Roma che divise in sette diaconie per l’assistenza dei poveri. Inoltre, portò avanti molti lavori nei cimiteri. Dopo la morte dell’imperatore Filippo l’Arabo salì al potere il suo rivale Decio che emanò l’editto del libellus in base al quale ogni famiglia avrebbe dovuto proclamare solennemente e pubblicamente, attraverso un sacrificio, la sua devozione alle divinità pagane. Fabiano fu tra i primi a rifiutare questa imposizione. Il papa fu imprigionato nel carcere Tulliano, dove il 20 gennaio del 250 si spense per la fame e gli stenti. Fu sepolto nella cripta papale delle catacombe di San Callisto ed onorato come martire.